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Il diario del “GRIGIONE”(Isola di Man e Galles)

    dal 21 giugno al 5 luglio 2009
    GALLES ED ISOLA DI MAN
    …diario di viaggio del “Grigione”…

    Viaggio (spirituale) all’Isola di Man

    3 motivi… de che?! …direte Voi

    1° L’Isola di Man (Isle of Man, I.O.M. of course, please), per il fascino che il grande Nord ha sempre esercitato su di me, con le sue magie, atmosfere e civiltà, anche se naturalmente non è tutto oro… credetemi, spiriti, folletti e leggende non sono merce rara nell’Isola, terra sacra per tutti i veri motociclisti. E poi, a Capo Nord ci vanno ormai tutti.

    2° Spirituale, perché quando l’anagrafe fa sempre più spesso toc toc e cominci a vivere fra mille domande e situazioni che ti toccano da vicino, allora provi l’urgenza di vivere qualche sogno che realizzi le tue inquietudini, tipo “adesso o mai più”. Certo, ci sono cose più importanti nella vita, ma chissene frega.

    3° Terzo motivo, il viaggio, che per tutti quelli della mia generazione ha sempre rappresentato un concetto mito, una liberazione di corpo ed anima, un’esigenza di rinnovamento e continuo confronto con se stessi. Basta rileggersi la bibbia “On the road” di Jack Kerouac, lì c’è tutto. Oddio, qualcuno dei miei coetanei amava “viaggiare” anche in un altro modo, perdoniamoli.


    E perciò via, perché aspettare anniversari tipo sessantesimo l’anno prossimo o cose del genere, ma no ora e da solo, giusto un minimo di programmazione, senza prenotazioni di traghetti o alberghi, oh “pebbacco” come diceva il grande Totò. E ancora chissenefrega se, confrontato con certi viaggi in solitario che si leggono nei vari blogs, di gente che è arrivata in moto in Cina o Patagonia, il mio sembrerà un giretto nel cortile di casa.

    Il Viaggio

    Dediche e ringraziamenti di solito si mettono alla fine, ma questa volta farò un’eccezione. Perciò, come nei film dei tempi dei “grigioni”, quando alla fine scorrevano i titoli, voglio ringraziare, oltre la solita VI° Flotta U.S.A., il Corpo dei Marines, i Fucilieri di Sua Maestà Britannica, l’Esercito della Salvezza, San Colombano (noto protettore dei motociclisti), mia figlia Chiara per il portafortuna che mi ha affidato per il viaggio (ehi, ha funzionato sul serio!!), Adele e Marzio per i preziosi consigli, gli amici (amichetti come li chiama mia moglie) del Motoclub di Melzo che mi hanno mostrato in questi anni un modo diverso e divertente di andare in moto (che poi abbia imparato….) e alla fine, se permettete, me stesso, che grazie al piccolo intoppo fisico dell’anno scorso, che mi ha messo ko per qualche mese, non ho mai smesso di covare sordi piani di rivincita sul destino bieco e crudele. Perciò, grazie Dottoressa P.!!Ed ora buon viaggio, se trovate barboso il racconto del vecchio, beh potete sempre guardare le figure, come si faceva a scuola. Altrimenti, se soffrite d’insonnia, buona lettura.